Il 25/07 Terna ha comunicato per il terzo trimestre 2016 un aumento del 57% degli oneri di dispacciamento rispetto al trimestre precedente ( da 8,82 a 13,848 €/MWh, delibera AEEG n. 111/06).
Gli oneri di dispacciamento rappresentano il costo sostenuto dal gestore della rete elettrica nazionale (Terna) per bilanciare istantaneamente domanda ed offerta di energia sul territorio nazionale.
Tale onere è una delle numerose voci di costo non negoziabili presenti in fattura energia elettrica.
Tale forte incremento è legato secondo l’Autorità a “strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica (sia in sede di programmazione di immissioni e prelievi, sia in sede di offerta di servizi di dispacciamento)” che hanno fatto schizzare i costi di bilanciamento alle stelle nei mesi di Aprile e Maggio.
Per il mercato tutelato (famiglie e le piccole imprese) è intervenuto il TAR Lombardia ed è stata sospesa la delibera di fine Giugno n. 354/2016/R/eel che aumentava allo stesso modo i prezzi energia
Alle aziende non resta invece che registrare ancora una volta un aumento degli oneri passanti che, come noto, pesano ormai nell’insieme mediamente più del 60% del costo medio imponibile iva.
Questi oneri “passanti” non sono negoziabili con il proprio fornitore di energia: l’unico modo per ridurre queste voci di costo è consumare meno.
Aumentare l’efficienza energetica della propria azienda vuol dire investire per ridurre in modo sistematico i propri consumi a parità di output produttivo (o addirittura migliorandolo come spesso avviene quando si intraprende un percorso di efficienza in azienda).
Il primo passo da fare è consultare un professionista esperto in efficienza energetica per pianificare un audit energetico in azienda.
La buona notizia per le aziende che intraprendono per la prima volta questo percorso è che i primi consistenti risparmi si avranno con investimenti minimi: i professionisti infatti vi guideranno come prima cosa sul cambiamento delle abitudini e sulla riduzione degli sprechi.
E’ utile ricordare che facciamo anche del bene all’ambiente?
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