Una rassicurazione sul futuro dei SEU sembra arrivare dal Ministero dello Sviluppo Economico a seguito di una recente interrogazione parlamentare in tema di SEU, autoconsumo, oneri di sistema e SDC.
Una sorta di smentita, a detta di alcuni operatori, rispetto alle posizioni comunicate il 12 gennaio 2016 che oltre a bloccare la possibilità di condividere energia rinnovabile prodotta in loco attraverso i cosiddetti “sistemi di distribuzione chiusi” (SDC) aveva di fatto minato lo stesso futuro dei Sistemi Efficienti di Utenza minacciando di annullarne i benefici.
(Per un approfondimento sulla definizione di SEU e dei relativi benefici si rimanda ad un precedente post)
Risponde ora il MISE:
“Tra gli strumenti di sostegno alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica, certamente vi sono anche le attuali esenzioni dal pagamento degli oneri di sistema, che l’Italia ha previsto per i sistemi di distribuzione chiusi e per i SEU – sistemi efficienti di utenza – e che oggi le nuove Linee guida UE sugli Aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente (in vigore dal 1o luglio 2014) intendono armonizzare.”
All’interrogazione parlamentare fatta dal deputato Scuvera sul tema specifico delle suddette posizioni prese questo 12 gennaio replica ancora il governo:
“L’adeguamento delle regole non significa che vi sia «l’intenzione di privare gli impianti di generazione distribuita di ogni beneficio tecnico ed economico». Il Ministero dello sviluppo economico ha infatti ben presente l‘importanza delle esenzioni dal pagamento degli oneri per l’autoproduzione efficiente, diffusa in molti settori produttivi, e per la generazione rinnovabile distribuita; per questo sta sostenendo in Europa, insieme ad altri Paesi come la Germania, le ragioni di un’attuazione delle nuove Linee Guida che salvaguardi questi obiettivi di politica energetica.”
La buona sorte dei SEU non sembra invece toccare gli SDC, dal momento che il MISE tra le righe (ma neanche troppo) di nuovo sostiene come essi non siano indispensabili per la realizzazione degli obiettivi comunitari.
L’interrogazione stessa, proprio in merito agli SDC, ne sottolinea invece l’importanza: “i sistemi di distribuzione chiusi sono previsti dalla normativa europea per consentire negli edifici non residenziali, con una pluralità di utenti, l’autoconsumo di energia, che è, a sua volta, una misura di efficienza energetica, necessaria per gli obiettivi comuni di incremento delle prestazioni energetiche degli edifici (l’energia residua negli edifici a energia quasi zero, ai sensi della direttiva 2010/31, va prodotta in loco da fonte rinnovabile) e per massimizzare l’efficienza energetica (articolo 15 e allegato XI alla direttiva 2012/67)”
Di seguito il link per scaricare la versione integrale dell’interrogazione parlamentare sui SEU, SDC ed oneri di sistema.